6 domande da fare prima di un progetto SCADA

6 domande indispensabili quando inizi un progetto SCADA

Se non funziona, il capo vorrà la mia testa!

Come arrivare alla fine del progetto SCADA  (senza rimetterci la pelle)

Un sistema Scada richiede un elevato impegno di tempo, denaro, impegno.

Tanto.

Tanto tanto tempo, denaro, impegno.
Se sbagli qualcosa, è la tua testa che il capissimo vorrà su un piatto d’argento.

Puoi rischiare di andare fuori budget , e nonostante questo, non vedere ancora la fine del progetto  (il capo vorrà qualche parte anatomica del tuo corpo in ostaggio nel frattempo).
Oppure finire il progetto, stappare una bottiglia di spumante con tanto di soppressa e e pan fresco, e… scoprire il  giorno dopo, o il mese dopo che per nuove esigenze di produzione il sistema non è poi così flessibile come lo si era immaginato.  

(Questa è forse peggio dell’andare fuori budget….)

Quali sono le  sei domande da farti (prima)

Quindi occorre trovare alcuni punti essenziali per farsi le giuste domande: PRIMA che il fornitore di Scada (qualunque  fornitore) arrivi con  le sue belle brochure patinate, i suo dvd, e i suoi biglietti da visita.

Dunque.

 

⇒1 Funzionerà con l’hardware esistente?

  1. L’hardware che avete in azienda è in grado di supportare il sistema Scada che hai in mente? Oppure, in caso contrario, è già stato messo a budget una quota per poter acquistare l’hardware necessario?
  2. L’infrastruttura di rete è solida e adeguata per accogliere e supportare le prestazioni richieste allo Scada?
  3. Si tratta di Scada che lavorano in locale o in rete? E per quanti utenti?
  4. Occorre essere come Salomone: scegliere ad esempio una RTU in grado di supportare la crescita e le innovazioni previste (o prevedibili) senza però  sprecare in eccesso.
  5. Perché buttare denaro inutile con acquisti di hardware eccessivi che la tecnologia supererà velocemente? (no, nemmeno se si possono utilizzare fondi previsti per l’innovazione a livello nazionale o regionale: meglio fare più formazione, o più customizzazione!)


⇒ 2 Sarà facile aggiornare il mio sistema?

Dunque.. dicevamo. 

Sei li, che non hai ancora digerito il pan e soppressa gentilmente offerti dal capo-ssimo per festeggiare  che ti vengono a dire che…. “Ah guarda,…..che il tuo gioiellino – si perché nel frattempo sarà diventato come un figlio, il sistema Scada  -… non so mica se ce la farà sai con le nuove produzioni dell’anno prossimo ….ah nessuno ti ha detto niente? Ebbeh, dai , pazienza!”

Pazienza un par di ciufoli.

Ok, il tempo porta nuove tecnologie, nuove esigenze. Il tuo sistema Scada deve essere in grado di starci dietro, senza fermare la produzione , o perdere dati, o addirittura dover  cambiare la piattaforma?

Assicuratene. Prima. Perché una indigestione di soppressa non è una bella cosa.

 

 

⇒ 3 Quanto è sicuro il mio sistema SCADA?

NO, non è solo un problema del reparto IT.

Ricordi il virus Stuxnet, che nel 2008 danneggiò il sistema di una centrale nucleare, facendo credere all’operatore che tutto funzionasse?

No, non basta mettere tutto su whitelist (sistema migliore per far bloccare la produzione, solitamente tra le 2 e le 4 di una giornata festiva…..)

Assicurati (tu, non solo l’IT manager) che il tuo sistema SCADA  adotti un’architettura capace di difendere gli SCADA da Hacker e utenti non autorizzati. ( e già che ci sei, parla anche con l’IT per mettere a posto una  volta per tutte il problema sicurezza informatica)

 

 

⇒4 Con quali dispositivi potrò  accedere al sistema da remoto?

Arriviamo in fabbrica e mettiamo nel nostro armadietto il nostro tablet, il nostro smartphone, e sempre di più anche il wearable …

Poi entriamo in capannone  e che vediamo? Dei grossi grassi PC con lo schermo profondo mezzo metro che neanche più mia zia…..No vabbeh, ho esagerato. Però… ormai tutti (operatori, controllori, quadri, dirigenti..) sono abituati ad usare più dispositivi mobili. Anche tu.

Considera, quando progetti il tuo Scada di prevedere l’accesso a diversi dispositivi (e qua mi ricollego a sopra: sicurezza informatica!)

 

 

⇒5 Come gestisco i regolatori e come gestisco la comunicazione in rete tra i nodi Scada?

Bella domanda. In realtà qui si fanno una serie di altre domande .

  • Quali sono i diversi tipi di connettività supportati?
  • I controller supportano Transmission Control Protocol / Internet Protocol (TCP / IP)?o qualche altro tipo di comunicazione?
  • L’azienda ha bisogno di canali di comunicazione ridondanti con i controllori?
  • Sarà meglio una linea dedicata ?
  • Qual è la larghezza di banda disponibile per il SCADA nel caso in cui si tratta di una rete condivisa?

… Complimenti, hai scoperchiato il vaso di Pandora……

Qui occorre vedere il caso specifico. Ma complimenti. Almeno queste domande te le sei fatte.

 

 

⇒6 Come salvo i dati? E i backup?

I backup, questi sconosciuti! Incredibili ma vero: non è mai scontato che i dati di una azienda siano tutti sotto back up; ancora meno che sia assicurato un sistema di ridondanza.

Anche qui: una bella chiacchierata con il reparti IT.

 

 

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Per concludere: raccogli informazioni. Fai domande. Tante, tante domande. Parla con il responsabile  IT .

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2023-06-19T15:56:55+02:00